La capitale dell'olio

Trevi è considerata la Cru dell´Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria, Colli Assisi – Spoleto. Tra il verde delle dolci colline dell’Umbria spicca l’argento degli olivi: una coltivazione che per diversi aspetti si può dire rappresenti bene tutta la regione. Trevi è presente nel consiglio direttivo dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio con il ruolo di vicepresidenza.

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La Fascia Olivata, patrimonio agricolo mondiale

Trevi e le sue estese coltivazioni si trovano all'interno della “Fascia olivata Assisi – Spoleto”. Si tratta di un paesaggio pedemontano appenninico dichiarato dalla FAO patrimonio agricolo mondiale. Infatti, la coltivazione dell’ulivo rappresenta un esempio di “paesaggio culturale vivente”, ovvero un’opera “combinata della natura e dell’uomo” unica e irripetibile.

Sistema agricolo di importanza mondiale

Nel 2018, la FAO ha conferito alla Fascia Olivata il riconoscimento di Sistema Agricolo di Importanza Mondiale, c.d. Sito GIAHS – Globally Important Heritage Sistem.

Storicamente la zona è una delle più importanti in Italia per l'olivicoltura. Olivi sono stati rinvenuti in tombe etrusche risalenti al VII secolo a.C., mentre nell'area si trovano siti archeologici di frantoi romani del I secolo d.C.

Questo sistema agricolo si basa principalmente su un tradizionale sistema di gestione dei terrazzamenti che consente la coltivazione di ulivi. Inoltre, diversi compiti principali, dalla semina alla raccolta, hanno consentito agli agricoltori di produrre olio d'oliva di alta qualità in modo sostenibile per secoli.

Oggigiorno l'olio d'oliva prodotto nella zona è certificato DOP che attesta un'elevata qualità del prodotto e garantisce uno specifico modo di coltivazione e processo di lavorazione.

I pendii degli olivi tra Assisi e Spoleto, infatti, sono caratteristiche di coltivazione a terrazze che sono state costruite sulla base delle conoscenze tradizionali e mantenute fino ad oggi.

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Il riconoscimento del MIPAAFT

La fascia collinare che da Spoleto ad Assisi delimita a est la valle umbra costituisce uno dei luoghi più significativi dal punto di vista storico, culturale e religioso della realtà italiana.

Sono presenti innumerevoli centri storici e borghi di antica origine che conservano tutt'oggi un'intima connessione con il paesaggio agrario circostante costituito prevalentemente da oliveti che hanno conservato in buona parte le caratteristiche che avevano in passato.

Nell'area la coltivazione dell'olivo vanta una tradizione antichissima, risalente all'epoca romana e, per certi versi, l'evoluzione storica dell'intero territorio ha avuto uno strettissimo legame con l'olivicoltura.


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Frantoi e produttori d'olio

Il saporito Olio Dop Umbria rappresenta bene la gastronomia regionale, fatta di cose semplici e schiette, di cibi genuini e sapidi. Il Dop Umbria deve avere una acidità inferiore a 0,65 %.

Invece, i polifenoli, secondo le diverse aree, devono essere maggiori o uguali a 100 – 150 ppm; il gusto deve avere una intensità percepibile di fruttato amaro piccante.

Tracce di storia

L’olivo è simbolo biblico e universale di pace. Richiama i grandi valori religiosi, così importanti in una terra che non soltanto per la sua conformazione orografica è stata chiamata la “Terra Santa d’Italia”. Basta ricordare i grandi santi umbri, i grandi santuari e gli altri magnifici edifici religiosi che costellano la regione.

Ma l’olivo, pianta altamente longeva e di lenta crescita, può ben rappresentare la capacità – propria di questa Regione – di custodire amorevolmente tradizioni secolari tramandate di generazione in generazione.

Frantoi storici

L’antico Frantoio Cardarelli è forse quello meglio conservato. E' stato utilizzato dalla famiglia fino al 1920.

L'ulivo centenario

La pianta centenaria si trova in località Bovara, ed è indicato come l'Olivo di Sant’Emiliano.

Case olivate

Case di piacere, case di svago, case di lavoro o semplicemente luoghi temporanei di sosta.

L'acquedotto romano

L’acquedotto medievale portava l’acqua potabile a Trevi dalla sorgente del Fulcione.

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Il comune di Trevi è registrato Emas

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Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali